Esiste più di un modo per accendere un fuoco in una stufa a legna. Chi ne possiede una avrà sviluppato col tempo un proprio personale sistema. Tuttavia vi sono alcune regole generali che è consigliabile seguire. Innanzitutto assicurarsi che la stufa non sia piena di cenere. In quel caso è opportuno rimuoverla, utilizzando gli appositi accessori.
Carta di giornale e cartone sono ottimi per creare un incendio all’interno della stufa, ma col tempo intasano i tubi (meglio l’uso di diavolina ecologica, come già consigliato in un precedente post. Non si utilizzi mai invece alcol o altre sostanze infiammabili: non è necessario ed è pericoloso).
In ogni caso, decidete di usare della carta, è possibile avvolgere il foglio di giornale attorno a un fascio di rametti secchi. Più sono sottili i rametti e meno carta avrete bisogno per incendiarli (ma non è detto che vi basti un foglio solo).
Al di sopra dei fogli di giornale contenenti i rametti o sopra la diavolina, vanno disposti in modo disordinato alcuni legnetti che favoriranno l’accensione vera e propria della stufa. È già possibile disporre insieme a questi dei pezzi più grossi, ma facendo attenzione che non schiaccino tutto quello che sta sotto. Il fuoco per “prendere” ha bisogno di “respirare”. Sempre in fase di accensione e per i primi minuti è opportuno sfruttare la presa d’aria, solitamente posta nella parte inferiore della stufa (migliora il tiraggio e di conseguenza sia l’accensione che il mantenimento del fuoco nella fase iniziale).
Quanta legna mettere nella stufa? Dipende da voi, da quanto volete che scaldi. Per una temperatura adeguata non è necessario utilizzare troppa legna…a meno che non vi piaccia stare in maniche corte anche d’inverno.