Sig. Giuseppe
Due anni fa per motivi di lavoro ho dovuto prendere in affitto un alloggio in una zona di montagna. Non avendo mai avuto a che fare con una stufa a legna prima di allora, ho dovuto affrontare due grandi problemi. Dove piazzare la stufa e come accendere un fuoco.
Per risolvere il primo problema non ci ho messo molto. Mi è bastato valutare quale delle stanze sarebbe stata più vissuta delle altre e siccome la maggior parte del tempo io la passo in sala, è lì che ho piazzato la mia nuova stufa a legna. Si trattava di una normalissima stufa in ghisa, piccola ma una vera bomba per quanto riguarda la resa termica. Una volta accesa era in grado di scaldare quasi tutte le stanze da sola.
Accendere un fuoco all’inizio non è stato molto semplice. Nonostante accendino, quotidiani e legnetti vari sono andato incontro a scarsi risultati all’inizio. Mi sono chiesto come facessero gli uomini primitivi ad accendere un fuoco solo sfregando pietre e legnetti. Comunque dopo qualche tentativo ho capito che i problemi stavano tutti nel modo in cui disponevo carta e legna. Le prime volte ammonticchiavo tutto senza alcuna attenzione a far respirare il fuoco. Poi ho capito che sia la carta di giornale sia i legnetti devono essere posti in modo che il fuoco abbia la possibilità di muoversi letteralmente nel focolare. Stessa cosa per i pezzi di legna da ardere che aggiungevo dopo, una volta che il fuoco aveva preso.
Ora che sono ritornato in città e non ho più bisogno della stufa a legna, ne sento la mancanza.