Sig.ra Carla
Utilizzo da sempre una vecchia stufa in ghisa, ereditata da mia madre. Nonostante i suoi anni, decenni dovrei dire, funziona ancora benissimo. È una sorta di mix tra una stufa a legna da usare per il riscaldamento della casa e una cucina economica. Sulla superficie ci sono tre gruppi di anelli che possono essere facilmente tolti e rimessi per caricarla di legna da ardere. Spesso scalda i miei piatti sulla stufa, quando sul fornello non c’è più posto.
La stufa si trova in cucina che grazie al suo calore è l’ambiente più caldo e più accogliente. Spesso i miei ospiti, non abituati al “clima”, si ritrovano dopo pochi minuti in maniche corte. La stufa in ghisa è costituita da uno sportello frontale che può essere utilizzato sia per inserire piccoli pezzi di legna, sia per ventilare la stufa in fase di accensione. Solitamente però la carico dall’alto, dove altre ai legnetti posso inserire anche ciocchi di legno abbastanza grossi.
Come tipo di legna da ardere utilizzo quella del mio boschetto. La legna viene tagliata già della misura giusta, messa a stagionare in legnaia e bruciata l’anno seguente. I miei alberi sono quasi tutti dei faggi, un tipo di legno ideale sia come resa termica che come durata. Purtroppo non è possibile per me scaldare altre stanze con la stessa stufa, ma se mai cambierò casa farò in modo che ogni ambiente possa giovare del calore sano di una stufa a legna.